La fase 2 di Airbnb cambia le regole del gioco

Airbnb ieri ha fatto una sintetica anticipazione sul nuovo protocollo COVID 19 che dal prossimo mese di maggio condizionerà le modalità di prenotazione sul portale. Consiglio di leggerla con attenzione perché stabilisce in modo definitivo che esiste un pre covid-19 ed un dopo, stravolgendo completamente l’aspetto economico che in questi anni ha sostenuto la Locazione Breve.

Cosa dice di così drammatico questo documento? Partendo da motivazioni condivisibili il comunicato stabilisce che non potrà più esserci un checkin prima che siano passate almeno 24 ore dal checkout. Questa modalità verrà gestita a livello di sistema quindi qualunque disponibilità noi si abbia configurata sul calendario non sarà permesso di ricevere prenotazioni con checkout/ in il medesimo giorno o quello seguente perché come minimo deve esistere tra di esse il vuoto di una intera giornata. Ma badate questo intervallo di 24 ore è concesso solo ed unicamente se si garantisce di applicare precisamente il nuovo protocollo di sanificazione COVID 19 che per adesso conosciamo solo per nome e per queste poche anticipazioni. Se per un qualunque motivo però non intendiamo o non riteniamo conveniente adeguarci a queste indicazioni l’intervallo obbligatorio diventa di tre giorni pieni. Ciò significa ad esempio che se ho una prenotazione di una notte il lunedì con checkout martedì e non sanifico nella modalità richiesta il prossimo ospite non potrà entrare in casa prima di sabato ed ugualmente se un cliente dorme il mercoledì per una notte devo considerare tutto il week end non vendibile.

Non sarebbe ragionevole che il protocollo di Airbnb stabilisca norme di tale severità condizionandole alla sola presenza del flaconcino disinfettante all’ingresso o dei guanti sterili nel contenitore in cucina, piuttosto che alle mascherine o altri accessori distribuiti per casa. Prevedo piuttosto che si riferirà con precisione a modalità, strumenti e prodotti da utilizzare obbligatoriamente nella pulizia profonda e nella disinfezione della casa. Considerando che sul mercato un processo di sanificazione mediamente serio (da aggiungere alla pulizia tradizionale) costa da € 50/60 in su seconda la dimensione della casa e può superare i € 150 si intuisce come vada a condizionare fortemente forse in modo definitivo la tariffa finale di vendita.  Intendo definitivo perché questa differenza di prezzo sarà precisamente il discrimine futuro della scelta formulata dall’ospite Airbnb di seconda generazione di cui vi ho già parlato.

Ci saranno quindi le case “cheap” che potranno però vendersi con forti limitazioni temporali e le case VIP che costeranno mediamente un centinaio di euro in più indipendentemente dalla loro composizione e posizione. Nella locazione di una notte questi cento euro porteranno al medesimo livello il costo di una casa sanificata ed un albergo di ottima qualità avvantaggiando forse le case più modeste. Queste ultime però si troveranno anch’esse penalizzate proprio sulle medesime prenotazioni “corte” perché con due notti vendute a settimana praticamente dovrebbero chiuderne altre tre e se poi le due notti non fossero una unica prenotazione tutta la settimana sarebbe andata. Anche le case più economiche avrebbero quindi una concreta convenienza ad applicare policy di prenotazione più lunghe di almeno tre notti, con tanti saluti alla locazione breve e brevissima. Considerando poi che l’offerta nei prossimi mesi sarà in un rapporto di dieci ad uno rispetto alla domanda risulta davvero difficile prevedere come si posizioneranno al “VIA!” e sul tappeto di gioco Ospiti, Proprietari ed Agenzie, gli attori/ pedine di questo Monopoli mondiale.

Essere testimoni della Storia con la esse maiuscola è un privilegio che non consola chi di nuovo deve reinventarsi il suo ruolo in questo scenario sempre più complicato, sarà per questo motivo che vedo attorno a me più “rimozione” che consapevolezza di queste trasformazioni. Sarà meglio però che prima possibile ognuno decida in quale ruolo vuole giocare ed impari a fare bene i suoi conti perché anche se non le condividiamo da oggi le regole sono queste e temo lo resteranno per un bel pezzo.

No Comments